Victor Wembanyama si è rivelato il fenomeno che era stato annunciato da quando è stato selezionato con la prima scelta del 2023, ma fino a ieri sera gli mancava la partita decisiva, l’esibizione totalizzante del suo dominio.
Contro i Wizards mercoledì ha fatto questo e altro, diventando il più giovane centro nella storia dell’NBA a segnare 50 punti in un’esibizione assolutamente sbalorditiva del suo punteggio a tre livelli e del suo potenziale inguardabile quando è in partita.
Con 18 su 29 dal campo e un sorprendente 8 su 16 da tre, Wemby è stato un vero incubo per Washington ogni minuto in cui è stato in campo. Quando non ha tirato dal centro, ha fatto un’azione di pump-fing sul perimetro, prima di infilarsi con disinvoltura nella corsia per una facile conclusione.
La cosa forse più sorprendente della serata di Wembanyama è che ha fatto tutto questo in soli 32 minuti. È stato semplicemente un caso in cui la fiducia del secondo anno nel suo tiro dal perimetro ha finalmente dato i suoi frutti, dopo che in questa stagione aveva tirato con uno scarso 33,7% da oltre l’arco nella partita contro i Wizards.
La partita ha stabilito due record per Wemby. A 20 anni e 314 giorni è diventato il più giovane centro a segnare 50 punti, battendo Shaquille O’Neal che ha registrato la sua prima partita da 50 punti a 22 anni e 45 giorni. Inoltre è diventato il quarto giocatore più giovane di tutti i tempi a segnare 50 punti, dietro solo a Brandon Jennings, LeBron James e Devin Booker.
Se il tiro da tre di Wembanyama cadrà ovunque come mercoledì, sarà la prima di tante grandi serate per il giovane.