Vladimir Putin ha inscenato una dimostrazione di forza nucleare in mezzo a Donald TrumpLa rielezione di Donald Trump è avvenuta con il lancio di un terrificante missile balistico intercontinentale Yars.
Il filmato rilasciato dal ministero della Difesa russo mostra un missile da 19.000 miglia orarie trasportato su un’unità di carico speciale nella regione di Kaluga.
I missili Yars hanno una gittata fino a 7.500 miglia, consentendo di colpire gli Stati Uniti e l’Europa.
Attualmente sono l’elemento principale della componente terrestre della forza nucleare strategica russa.
Le ultime esercitazioni fanno seguito alla rielezione di Trump, in un contesto di profonde tensioni nelle relazioni fra Russia e il NATO per la continua guerra di Putin contro l’Ucraina.
Vladimir Putin ha dato una dimostrazione di forza nucleare in occasione della rielezione di Donald Trump, lanciando un terrificante missile balistico intercontinentale Yars.
Il filmato diffuso dal ministero della Difesa russo mostra un missile da 19.000 miglia orarie trasportato su un’unità di carico speciale
I missili Yars hanno una gittata fino a 7.500 miglia, consentendo di colpire gli Stati Uniti e l’Europa.
Sebbene si sia ipotizzato che Mosca abbia preferito Trump alla sua avversaria Kamala Harris, Putin non si è congratulato ufficialmente con il presidente eletto degli Stati Uniti.
Mercoledì, il portavoce di Putin ha dichiarato che gli Stati Uniti:
Non dimentichiamo che stiamo parlando di un Paese ostile, coinvolto direttamente e indirettamente in una guerra contro la nostra nazione”.
La notizia arriva anche una settimana dopo che Putin ha inscenato una finta guerra nucleare quando ha lanciato decine di missili in grado di scatenare un attacco “massiccio”, come monito all’Occidente.
Le nuove grandi esercitazioni hanno interessato tutta la Russia, con lanci di missili Yars dal cosmodromo di Plesetsk, nel nord-ovest, al poligono di prova di Kura, nella Kamchatka, nell’estremo est.
Il ministro della Difesa Andrei Belousov ha avvertito l’Occidente che l’esercitazione doveva mostrare come la Russia potesse sferrare “un massiccio attacco nucleare con forze strategiche offensive in risposta a un attacco nucleare da parte del nemico”.
Il mese scorso, inoltre, il Cremlino ha annunciato che la dottrina nucleare russa, aggiornata l’ultima volta nel 2020, è stata modificata in base ai cambiamenti proposti da Putin, in fase di formalizzazione.
Putin ha dichiarato che i cambiamenti potrebbero vedere Mosca autorizzare un attacco nucleare se la Russia fosse colpita da armi convenzionali da parte di una potenza nucleare, con un conseguente abbassamento della cosiddetta “soglia nucleare”.
Le modifiche consentono inoltre a Mosca di rispondere con un attacco nucleare se uno Stato non nucleare lancia un attacco contro la Russia mentre è sostenuto da una potenza nucleare.
Le ultime esercitazioni seguono la rielezione di Trump, in mezzo a profonde tensioni nelle relazioni tra la Russia e i Paesi della NATO per la guerra di Putin contro l’Ucraina.
Questo avviene una settimana dopo che Putin ha inscenato una finta guerra nucleare lanciando decine di missili in grado di scatenare un attacco “massiccio” in un duro avvertimento all’Occidente.