AVONDALE, Ariz. — Venerdì un giudice federale ha respinto la richiesta di due team NASCAR, uno dei quali di proprietà di Michael Jordan, Hall of Famer dell’NBA, di essere riconosciuti come team charter nell’ambito di una causa antitrust contro la serie automobilistica e il presidente Jim France.
La mozione è stata firmata dal giudice federale Frank Whitney della Corte Distrettuale degli Stati Uniti della Carolina del Nord occidentale a Charlotte, mentre i dirigenti della NASCAR tenevano il loro discorso annuale sullo “Stato dello Sport” al Phoenix Raceway.
La decisione è stata presa poche ore prima che le vetture della Cup scendessero in pista per la prima sessione di prove del weekend di campionato. Tyler Reddick, che guida per il 23XI Racing di proprietà di Jordan, è uno dei quattro piloti che possono vincere il titolo nella finale di domenica a Phoenix.
L’avvocato antitrust Jeffrey Kessler ha dichiarato, dopo l’udienza di lunedì a Charlotte, che i querelanti possono appellarsi immediatamente alla sentenza.
Il problema è che sia 23XI che Front Row Motorsports si sono rifiutati di firmare un accordo di noleggio “prendere o lasciare” presentato ai team dalla NASCAR a settembre, appena 48 ore prima dell’inizio dei playoff. L’offerta è arrivata dopo oltre due anni di trattative tra la NASCAR e i suoi team, e 13 delle 15 organizzazioni hanno firmato l’accordo.
Il 23XI Racing e il Front Row Motorsports hanno rifiutato di firmare e hanno accusato la NASCAR di essere “prepotenti monopolisti” in quello che è essenzialmente un accordo di condivisione dei ricavi tra l’ente sanzionatorio e i suoi team.
Nel frattempo, la NASCAR ha ritirato le offerte di estensione del charter a 23XI e Front Row. I loro charter attuali scadono alla fine dell’anno solare.
I due team sono liberi di operare come squadre “aperte”, ma la mancanza di una protezione charter nega loro una quota uguale di entrate, un posto garantito sul campo di gara e altre disposizioni previste dagli accordi charter.
23XI e Front Row hanno chiesto che le cose rimangano allo status quo mentre procede la loro causa antitrust, perché i nuovi charter che inizieranno nel 2025 impediscono ai team di fare causa alla NASCAR. Kessler ha chiesto che i team siano esonerati da tale clausola per tutta la durata della causa.