L’elezione del nuovo presidente o il nuovo presidente della Federazione pugilistica francese si terrà solo il 14 dicembre, ma a un mese dall’elezione ci sono già stati diversi colpi di scena. Qualche giorno fa, la FFBoxe ha annunciato la sua uscita dall’IBA per unirsi alla World Boxingnel tentativo di salvare la disciplina olimpica. Lunedì, Sarah Ourahmoune ha annunciato di aver rinunciato alla candidatura per la co-presidenza dell’organismo.
Il Secondo classificato alle Olimpiadi di Rio 2016 ha raccontato in un post su Instagram di essere stata “bersaglio di attacchi razzisti e sessisti: parole come ‘l’araba di facciata’, ‘la donna delle pulizie della federazione’, o ‘la stronza di…’, per non parlare di messaggi anonimi di una violenza inaudita e profondamente scioccante. Non avrei mai pensato di essere attaccata in questo modo per le mie origini o per il semplice fatto di essere una donna. Sono indignata e profondamente rattristata.
“Mi rifiuto di rimanere in silenzio
Non avrei mai pensato di essere attaccata in questo modo per le mie origini o per il semplice fatto di essere una donna”, scrive Sarah Ourahmoune. Non posso accettarlo. Mi rifiuto di rimanere in silenzio”. Sarah Ourahmoune, candidata nella lista di Dominique Nato, il presidente uscente, ha voluto “restituire qualcosa allo sport che mi ha dato tanto, che mi ha costruito in oltre venticinque anni di sforzi, successi e lotte”.
Sarah Ourahmoune sembra essere stata profondamente colpita dalla sua decisione di dimettersi: “La mia decisione di ritirarmi mi è costata enormemente, perché sembra contraddire tutto ciò per cui mi batto quotidianamente: il coraggio, la resilienza, la capacità di lottare in ambienti ostili, di spingere indietro i limiti del possibile e di difendere l’uguaglianza, la diversità e la co-educazione”.