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Trump attacca la stampa e poi sostiene di avere a cuore la sua libertà

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Appena un giorno dopo aver chiesto un un’indagine sulla sondaggista in pensione dell’Iowa Ann SelzerDonald Trump sostiene di essere un campione della libera stampa.

“Per rendere l’America di nuovo grande, è molto importante, se non vitale, avere una stampa libera, equa e aperta”. Trump ha dichiarato a Fox News lunedì. Ha parlato di il suo recente incontro con i conduttori del notiziario mattutino della MSNBC Joe Scarborough e Mika Brzezinski, che nel fine settimana si sono recati a Mar-a-Lago per baciare l’anello.

“Mi aspetto che questo avvenga anche con altri media”, ha detto Trump. “Anche quelli che sono stati estremamente ostili”.

Ha affermato ridicolmente di avere “l’obbligo verso il pubblico americano, e verso il nostro Paese stesso, di essere aperto e disponibile con la stampa”.

Questo è lo stesso Trump che ha dichiarato guerra alla stampa libera per anni.

Dopo essere diventato presidente nel 2017, Trump ha definito la stampa la “nemico del popolo americano”. Da allora, i suoi continui attacchi alle notizie che non gli piacciono o che ritiene lo dipingano negativamente non hanno avuto fine.

Secondo l’organizzazione internazionale no-profit Reporter senza frontiereTrump ha attaccato verbalmente i media almeno 108 volte nel periodo precedente alle elezioni del 2024.

Nel 2020, il Indipendente ha contato l’uso da parte di Trump del termine “fake news” per descrivere i giornalisti o i media quasi 2.000 volte.

Trump ha intentato diverse azioni legali contro i media per le notizie che non gli piacciono, tra cui una causa per la sua morte. causa da 1,5 miliardi di dollari contro 20 media per un errore di tabulazione nel riferire della sua piattaforma Truth Social. C’è stata anche una causa da 10 miliardi di dollari contro CBS e “60 Minutes” per quello che ha definito un montaggio ingannevole di un’intervista che l’emittente ha mandato in onda con la vicepresidente Kamala Harris.

Trump ha ha chiesto un’indagine sulla NBC News e sulla sua filiale MSNBC (oltre che sul Comitato nazionale democratico) per “tradimento”. Nel novembre del 2022, Trump ha chiesto l’incarcerazione di un giornalista che ha fatto trapelare una bozza di parere della Corte Suprema sulla Dobbs contro Jackson Women’s Health Organization. Ha definito innumerevoli volte i giornalisti “nemici del popolo”…anche in faccia.

Ma ora, nonostante i suoi anni di attacchi, minacce e cause contro i media, è improvvisamente un grande fan della stampa. Vedremo quanto durerà.

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