Nel novembre 2019, LeBron James ha registrato una tripla-doppia in tre partite consecutive: un gioiello da 39 punti, 16 assist e 12 rimbalzi contro gli Dallas Mavericks, una partita più sottile da 21 punti, 13 assist e 11 rimbalzi contro i San Antonio Spurse, un’illuminazione da 30 punti, 11 assist e 10 rimbalzi contro gli Chicago Bulls.
James, all’epoca, aveva 34 anni e nessun giocatore di quell’età aveva mai registrato tre triple-doppie consecutive.
Beh, facciamo un salto in avanti più di cinque anni e James è riuscito a superare se stesso.
Anche se i numeri non sono stati molto appariscenti, James ha registrato una tripla-doppia da 21 punti contro gli Philadelphia 76ers venerdì scorso e una tripla-doppia da 19 punti contro i Toronto Raptors sabato. Da lì si è preso una lunga pausa, visto che i Lakers James, che compirà 40 anni il mese prossimo, ne ha approfittato raggiungendo i 35 punti, 14 assist e 12 rimbalzi nella vittoria 128-123 sui Lakers. Memphis Grizzlies.
Questa prestazione, ancora una volta, ha dato a James tre triple-doppie consecutive e ha battuto il suo record di giocatore più anziano a compiere l’impresa di oltre cinque anni, ora a 39 anni e 319 giorni.
Prima che James stabilisse il record di giocatore più anziano con tre triple-doppie consecutive nel 2019, a 34 anni e 310 giorni, il record era detenuto da Jason Kidd. Kidd, che ha raggiunto le tre triple consecutive a 34 anni e 291 giorni, per coincidenza era assistente allenatore dei Lakers quando James ha stabilito il record del 2019.
“Ha imparato a giocare”, ha dichiarato il capo allenatore dei Lakers. JJ Redick ha detto di James.
Naturalmente, l’allenatore dei Lakers al primo anno ha un po’ di merito per la storica striscia di James. Dopo la sconfitta del 6 novembre contro i Memphis Grizzlies, Redick ha messo in panchina l’ex playmaker titolare D’Angelo Russell a favore di Cam Reddish. Da allora, James ha registrato una tripla-doppia in ogni partita, agendo come playmaker per l’attacco per la prima volta da quella stagione 2019-20.
Da allora, nel tentativo di preservare il suo corpo che invecchia, i Lakers hanno investito ingenti risorse per trovare dei ball-handler che alleggerissero il carico di lavoro di James. Sono stati fatti grossi scambi per Dennis Schroder, Russell Westbrooke infine Russell. Nessuno si è mai adattato perfettamente a James, che è certamente in grado di giocare fuori dal campo, ma si trova più a suo agio come orchestratore dell’attacco dei Lakers.
Questo aspetto è stato messo in mostra durante questa striscia di partite e le parole di Redick ne sono l’esempio. James è davvero padrone del gioco. Se gli si mette la palla tra le mani con giocatori versatili intorno a lui, il suo successo è assicurato. Le triple-doppie potrebbero non essere durature, ma il successo della squadra con James al timone potrebbe esserlo.
I Lakers, ora 7-4, non hanno perso durante questa striscia e se James riuscirà a mantenere questo livello di gioco, non perderanno molto in futuro.