Un tema ricorrente, ad esempio, nella storia di Chappel è quello degli anziani che non vogliono andare in pensione. Le persone che subiscono pressioni per andare in pensione solo a causa dell’età sono un problema, e l’ageismo è una buona etichetta per definirlo (anche se vale la pena notare che le restrizioni specifiche per l’età sono lontano più comuni per i giovani che per gli anziani, e le età minime per votare, bere alcolici o noleggiare un’auto, ad esempio, sono per lo più valide in tribunale). Le persone che non vogliono andare in pensione, tuttavia, perché non riescono a immaginare chi sono o come possono giustificare la loro esistenza agli altri senza un lavoro retribuito? Questo è un problema altrettanto grande.
Ci sono alcuni segnali di cambiamento su questo fronte, anche se provenienti da angoli molto diversi: dal lato dell’azione collettiva, l’abbraccio dei giovani socialisti e degli attivisti per il clima a politiche come la settimana lavorativa di quattro giorni; e dal lato individuale, il sorprendente trazione negli ultimi anni del movimento Financial Independence, Retire Early, o FIRE. Questa subcultura, che un tempo sembrava popolata esclusivamente da trentenni tecnologici che mangiavano ramen in una baracca per raggiungere Il numero di persone che hanno raggiunto un tasso di risparmio del 70% e che vanno in pensione entro i 40 anni si è allargato fino a comprendere più di qualche donna, persona di colore, genitori single, insegnanti e altre persone al di fuori degli stereotipi demografici. Per queste persone, ridurre drasticamente i consumi vale la pena se possono lasciare il loro capo con un decennio o più di anticipo e dedicare il tempo alla famiglia, agli amici e ai progetti di passione. Questi sorprendenti momenti di risonanza tra il Green New Deal, gli homesteader TradCath e il movimento FIRE fanno pensare che i Gen X e i millennial di tutto lo spettro politico possano essere pronti a ripensare il lavoro come identità, così come il consumismo che tiene i benestanti legati al lavoro come identità.
Il vero problema dell’invecchiamento negli Stati Uniti, per Chappel, non è l’ageismo, ma l’abilismo. “Gran parte dell’ansia per il reddito da pensione”, scrive, “è in realtà un’ansia per la salute: cosa succederà a me e alla mia famiglia se avrò bisogno di assistenza a lungo termine?”. Medicare non affronta questo problema: Bisogna prima esaurire i propri risparmi e poi ottenere un finanziamento da Medicaid. La cultura pop del ventesimo secolo non ha affrontato questo tema: “La discussione sull’invecchiamento negli anni ’80 riguardava l’individualismo e l’imprenditorialità” e molti anziani temevano di essere accomunati ai “vecchi vecchi”, cioè ai disabili. Neanche andare in pensione è un’opzione: Si può lavorare solo finché si è in grado di farlo.