Colin ‘Smiley’ Petersen è morto all’età di 78 anni.
Petersen, che ha avuto un ruolo fondamentale durante i primi successi dei Bee Gees come batterista originale del gruppo, è morto il 18 novembre.
Ha contribuito ai loro intramontabili successi come Massachusetts, To Love Somebody e Words.
La sua batteria è stata un elemento vitale in molti dei loro album, tra cui l’innovativo 1st dei Bee Gees, contribuendo a stabilire la fama internazionale del gruppo.
Gli sopravvivono l’ex moglie Joanne e i figli Jaime e Ben.
Prima della sua carriera musicale, Petersen si è fatto notare come attore bambino, recitando nel classico film australiano Smiley, ruolo che gli è valso il suo duraturo soprannome.
Colin “Smiley” Petersen è morto all’età di 78 anni. Petersen, che ebbe un ruolo fondamentale durante i primi successi dei Bee Gees, come batterista originale del gruppo, è morto il 18 novembre.
Nella foto: In alto a sinistra: Vince Melouney, Maurice e Barry Gibb, in basso Robin Gibb, Colin Petersen
Il suo passaggio dallo schermo al palcoscenico ha consolidato la sua reputazione di talento versatile in due settori esigenti.
Più di recente, Petersen si è riavvicinato ai fan grazie alla sua partecipazione allo spettacolo tributo The Best of the Bee Gees.
In un’intervista del 2022 con Jason Barnard su Il Podcast Strange Brewha riflettuto sul periodo trascorso con la band, condividendo rare intuizioni sul loro processo creativo e sul suo stile di batteria unico.
Nell’intervista, Petersen descrive l’energia collaborativa che caratterizzava le sessioni di registrazione dei Bee Gees: Spesso entravamo in studio senza una canzone, il che mi dava la possibilità di sperimentare con tempi e ritmi.
Quei brani avevano una vera spontaneità perché ci lavoravamo come gruppo. Non abbiamo mai registrato le nostre parti separatamente: è stato fatto tutto insieme, con l’orchestra che entrava in un secondo momento”.
Il suo modo di suonare la batteria fu un elemento vitale in molti dei loro album, tra cui il primo, rivoluzionario, dei Bee Gees, che contribuì ad affermare il gruppo a livello internazionale. Immagine del 1967 circa
Il processo di registrazione, tuttavia, non è sempre stato facile.
A volte trascorrevamo ore in studio e non riuscivamo a combinare nulla, quindi facevamo le valigie e riprovavamo un altro giorno. Ma quando c’era l’ispirazione, riuscivamo a fare tre basi in una sola notte”, ha ricordato.
Petersen ha parlato anche del suo approccio alla batteria, che considerava un’estensione della musica stessa piuttosto che una dimostrazione di abilità tecnica.
Non ero il batterista più abile tecnicamente, ma penso che a volte meno è meglio. Quando sei limitato, devi essere creativo, proprio come Chuck Berry, che faceva magie con pochi accordi. Per me si trattava sempre di servire la canzone”.
Prima della sua carriera musicale, Petersen ha fatto scalpore come attore bambino, recitando nel classico film australiano Smiley (1956), un ruolo che gli è valso un soprannome duraturo.
In un’intervista del 2022 a The Strange Brew Podcast, Jason Barnard ha riflettuto sul periodo trascorso con la band, condividendo rare intuizioni sul loro processo creativo e sul suo stile unico di suonare la batteria. La band qui ritratta nel 1967